Il controllo dell'udito



La prevenzione è un gesto importante. E' attuabile soltanto conducendo uno stile di vita sano, evitando i maggiori fattori di rischio, ma anche attraverso controlli regolari dell’udito. 

Dopo i 50 anni è buona consuetudine effettuare almeno un controllo uditivo all'anno. Inoltre in tutte quelle situazioni in cui si avvertono particolari sintomi quali acufeni passeggeri, sensazione di orecchio tappato o dolore all’orecchio è assolutamente buona norma effettuare un controllo dell'udito, a prescindere dall'età anagrafica. E' possibile che si tratti solo di segnali poco importanti, ma dietro di essi si potrebbe realmente nascondere un insidioso calo dell'udito.

E' fondamentale sapere che un intervento precoce di solito si traduce in più ampi risultati positivi.

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COLLOQUIO

per fare il punto iniziale sulla situazione

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OTOSCOPIA

per valutare la pervietà del condotto uditivo e l'integrità della membrana timpanica

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AUDIOMETRIA

per valutare l'eventuale perdita uditiva

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VALUTAZIONE

per analizzare tutti i dati raccolti

  1. IL PRIMO PASSO - Purtroppo si tende spesso a rifiutare il problema o, più semplicemente, a sottovalutarne la portata. Ma il primo vero passo è la consapevolezza che un test dell'udito effettuato da un professionista può rappresentare la soluzione migliore per incominciare a prendersene cura. Non perdere tempo, chiama e fissa subito un appuntamento per effettuare un controllo dell'udito da Acustica Latini. E' gratuito, totalmente indolore e dura soltanto pochi minuti. Prenota ora!
  2. IL COLLOQUIO CONOSCITIVO - Durante l'incontro l'audioprotesista ti chiederà informazioni sul tuo stato di salute e sulla percezione che hai della tua perdita uditiva; per valutare meglio i sintomi, le tue abitudini e le necessità uditive legate al tuo stile di vita.
  3. L'OTOSCOPIA - L’esame audiometrico deve essere sempre preceduto da un'attenta analisi dei condotti uditivi del paziente, mediante un'indagine otoscopica, tecnica assolutamente indolore e non invasiva, che permette di evidenziare eventuali situazioni di non pervietà dei condotti uditivi, piuttosto che condizioni di sofferenza degli stessi. Queste, infatti, sono situazioni che potrebbero incidere sui risultati del test falsandoli.
  4. L'AUDIOMETRIA - Il test audiometrico è di facile effettuazione, di breve durata, non invasivo e fornisce indicazioni fondamentali sulla capacità uditiva, su eventuali problemi correlati all’orecchio e sulle possibili soluzioni da adottare in caso di deficit. Vediamo di seguito come si svolge.
    L’Audiometria Tonale è una valutazione strumentale atta a stabilire, nel modo più preciso possibile, la soglia uditiva, ovvero la minima intensità sonora che una persona riesce a percepire.
    Deve essere eseguito in un ambiente silenzioso, che può essere una cabina silente oppure una stanza adeguatamente insonorizzata. La strumentazione deve essere certificata e, soprattutto, sottoposta a periodica taratura. Per via aerea, con l’ausilio di una cuffia ben posizionata su entrambe le orecchie, vengono inviati dei suoni a diverse frequenze (Hertz) e intensità (decibel), prima in un orecchio e poi nell’altro. Il paziente, appena avverte la minima intensità sonora, dovrà alzare la mano o schiacciare un pulsante. I valori minimi di soglia percepita per ogni frequenza dell’audiometria tonale sono riportati su un grafico detto audiogramma.
    In presenza di un calo uditivo, l’esame deve essere completato dall’audiometria per via ossea che permetterà di stabilire se il problema è da ricondurre al sistema di trasmissione del suono (orecchio esterno e medio), al sistema sensoriale (coclea e vie acustiche centrali) o ad entrambi.
    Nei casi che necessitano di approfondimento si procede anche ad effettuare un ulteriore esame denominato Audiometria Vocale, durante il quale vengono somministrate al paziente, a diversa intensità, delle liste di parole o frasi da ripetere, con lo scopo di verificare quale sia la reale menomazione nel percepire il messaggio verbale.
  5. LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI - Sulla base dei risultati del test dell'udito, l'audioprotesista fornirà una consulenza sulla condizione uditiva evidenziata.
    Nel caso non si riscontri alcun tipo di perdita uditiva verranno dispensati i giusti consigli su come prendersi cura del proprio udito e su come proteggerlo nel corso degli anni. Qualora invece venisse riscontrata una perdita uditiva l'audioprotesista consiglierà le soluzioni acustiche più adatte.
    In base ai risultati ottenuti la condizione uditiva può essere classificata in una tra le seguenti situazioni (classificazione del Bureau International d’Audiophonologie):    

    • Normoacusia (fino a 20 dB HL di perdita uditiva)
    • Perdita Lieve (da 20 a 40 dB HL di perdita uditiva)
    • Perdita Media (da 40 a 70 dB HL di perdita uditiva)
    • Perdita Grave (da 70 a 90 dB HL di perdita uditiva)
    • Perdita Profonda (oltre i 90 dB HL di perdita uditiva)

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